Oggi voglio partire con un piccolo aneddoto: ricordo che una volta un mio collega, scherzando, mi disse: “Il tempo cura tutto, tranne la carie dentale!”. Aveva ragione, ma si era dimenticato di dire che la carie dentale -oltre che non guarire da sola- condivide con la malattia parodontale, la perimplantite, l’alitosi e molte altre condizioni del cavo orale un co-fattore comune: la scarsa igiene orale.
Ne consegue che ottenere e mantenere un’eccellente igiene orale dovrebbe essere alla base della prevenzione di tante malattie della bocca e dei denti, così da risparmiare sui costi di trattamento del dentista e in generale migliorare la salute di tutto il corpo partendo da quella della bocca.
E allora, vi domando, quanto ne sapete delle regole per una corretta igiene orale?
Come viene effettuata un’igiene orale professionale (dal dentista)
L’igiene orale professionale consiste di un trattamento in cui si va a ad eliminare macchie, placca e tartaro dai denti del paziente tramite appositi strumenti (manuali, sonici, ultrasonici o una combinazione di questi) e contestualmente esaminare lo stato di salute dei denti e dei tessuti circostanti. L’igiene dentale professionale non richiede anestesia, è un trattamento sicuro, non invasivo, di breve durata e assai predicibile e solitamente viene eseguita da uno specialista in igiene dentale.
E’ buona norma che l’igiene orale professionale venga ripetuta una o più volte l’anno. La frequenza va personalizzata caso per caso, sulla base della condizione iniziale, delle problematiche presenti, della risposta dei tessuti e, non ultimo, la collaborazione del paziente. In ogni caso, questa regolarità di trattamento aiuta a mantenere la bocca in salute perfetta e pertanto svolge un ruolo essenziale per il riconoscimento e la prevenzione dei disturbi dei denti e dei tessuti molli orali; una buona pulizia dei denti consente anche di evitare ulteriori problematiche in caso di malattie sistemiche (come nel caso della malattia parodontale), e la cosa non è affatto da sottovalutare date la diffusione sempre maggiore di malattie come l’ipertensione o il diabete e la ormai conclamata correlazione tra quest’ultime e la scarsa igiene orale.
Gli step di una corretta igiene orale a casa
Un buon professionista dell’igiene orale non si occupa solo di “pulire” i denti a studio, ma anche e soprattutto di istruire ogni paziente sul mantenimento domiciliare della stessa; per questo, è necessario creare un piano personalizzato per l’igiene orale indicando gli strumenti, le tecniche e i prodotti da usare a seconda delle esigenze.
In linea di massima valgono comunque le seguenti regole:
Usare uno spazzolino a setole medie/morbide senza spingere sui denti;
Spazzolare la faccia esterna ed interna di ogni dente per 2 secondi, in modo da arrivare a circa 2 minuti di tempo per l’intera dentatura;
Che sia manuale od elettrico, pulire sempre e conservare bene lo spazzolino, e non dimenticare di cambiarlo ogni 3 mesi!
Per le zone interdentali ricorrere a fili e/o scovolini; questi vanno inseriti una sola volta delicatamente tra un dente e l’altro e non di scatto, altrimenti si può danneggiare le gengive;
Usare una modica quantità di dentifricio;
Non usare collutori contenenti alcool, né prodotti disinfettanti in maniera routinaria;
Non dimenticare di spazzolare sempre anche la lingua con apposito strumento puliscilingua!
Quali strumenti utilizzare e con che frequenza per la tua igiene orale
Gli strumenti per l’igiene orale domiciliare comprendono: dentifrici, fili interdentali, scovolini, collutori, spazzolini. Questi esistono in mille versioni, colori, gusti, dimensioni e durezza, ma solo una visita accurata e una prescrizione su misura può dire quale sia la combinazione migliore per te.
In ogni caso:
• i denti vanno lavati dopo ogni pasto, quindi in media 3 volte/giorno;
• se possibile, preferire un dentifricio fluorato;
• spazzolino e strumenti interdentali richiedono un uso giornaliero mentre il collutorio no, perché a lungo può macchiare i denti o creare problemi al senso del gusto;
• il passaggio del filo/scovolino, invece, può essere ridotto a 1 volta/giorno, fermo restando che in caso di apparecchi ortodontici, protesi fisse o impianti bisognerebbe sempre tenere una frequenza maggiore.
Ricordiamo poi che l’igiene orale può essere aiutata anche con l’alimentazione: è importante evitare i cibi acidi o ricchi di zucchero -che favoriscono la proliferazione batterica- , l’alcool, che irrita le mucose, e limitare l’uso di caffè, liquirizia, verdure particolarmente colorate o vino rosso che alla lunga possono macchiare lo smalto dei denti; vanno preferiti invece cibi ricchi in fosforo, fluoro, magnesio, vitamine e minerali, che sono in grado di rafforzare denti e gengive e difenderli dalla carie e le infiammazioni.