Si sa, un medico non finisce mai di studiare e di imparare. Non solo perché ci sono nuove terapie, si evolvono le tecnologie, i materiali e la normativa, la scienza medica progredisce: se cambia il contesto in cui operiamo, deve cambiare anche il nostro modo di comunicare.
L’Unione Nazionale Consumatori ha dato alcuni consigli per aiutare a scegliere bene a chi rivolgersi per le proprie cure dentali e prevenire possibili problemi:
- Professionista qualificato. Competenza e professionalità sono il requisito più importante. Anche se si tratta di otturare un dente, è bene rivolgersi ad un professionista qualificato. Se poi si tratta di rimediare a problemi più seri, se ci indirizziamo alla persona sbagliata rischiamo di spendere e non risolvere, o peggio ancora, aggravare la situazione. Quindi il primo passo, prima ancora di recarsi nel suo studio privato, è accertare che sia un dentista regolarmente iscritto all’ordine dei medici e degli odontoiatri contattando l’ordine o inserendo il suo nominativo sul sito internet della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, alla voce ricerca anagrafica (https://portale.fnomceo.it).
- Competente e bravo. La qualità della prestazione è tutto. Difficile poter sapere, però, se il dentista è effettivamente bravo fino a che non lo si sperimenta su se stessi. Il classico passaparola, insomma, è uno dei possibili criteri preventivi, anche se è condizione non certo sufficiente. Spesso le esperienze dei pazienti sono diversificate e contrastanti.
- Locali accoglienti e idonei. L’aspetto non garantisce e non è indicativo della qualità della prestazione, anche se potrebbe essere un indizio utile per capire la poca serietà del professionista. Una targa esterna essenziale che informa è certo meglio di una mira a fare pubblicità. Locali di attesa e arredi puliti e confortevoli, idonei all’uso, sono ovviamente migliori di locali sporchi, che non sono certo indicativi di professionalità. Anche le attrezzature a disposizione dello studio ed i materiali usati potrebbero teoricamente essere un indice della qualità della prestazione, ma difficilmente sarete in grado di capire quali macchinari sono significativi per questa valutazione e quali no, quali sono moderni e quali superati. Stesso discorso per le tecniche e le terapie.
- Sicurezza ed igiene. Non si tratta solo di pulizia. Gli strumenti utilizzati dal dentista o sono monouso (il kit per la visita, sterilizzato ed imbustato, va aperto davanti al paziente) e vanno sostituiti dopo il trattamento di ogni cliente oppure vanno sterilizzati in autoclave. Controllate che il medico indossi guanti e mascherina prima di agire.
- Fiducia. E’ importante che il dentista ci ispiri fiducia, ci metta a nostro agio, crei un clima di serenità, anche perché abbiamo il terrore di sentire dolore non appena il trapano entra in bocca. E’ bene, poi, che sia attento, meticoloso e trasparente.
- Informazione e dialogo. Vogliamo un dottore che ci parli e ci spieghi in modo semplice e chiaro come stanno i nostri denti, quello che vuole fare e perché, con i rischi e le possibili conseguenze, nel rispetto dell’autonomia di scelta del paziente. Un medico che ci interroghi e si informi della nostra salute e della nostra igiene orale quotidiana e poi ci dia i giusti consigli, dato che la prevenzione ha la sua importanza. La comunicazione, insomma, è importante, anche per instaurare un rapporto di fiducia.
- Preventivo. Chiedi sempre un preventivo scritto, chiaro e dettagliato. Se l’odontoiatra tergiversa ed è impreciso, meglio cambiare aria. Chiedete poi spiegazioni in caso di dubbi.
- Chiedete più preventivi e più pareri. Specie se l’intervento è costoso o la prestazione complicata, è bene chiedere il parere di più dentisti, esattamente come facciamo quando ci dicono che dobbiamo fare un intervento chirurgico. Diffidate, comunque, di prezzi eccessivamente bassi, irrisori e fuori mercato, che possono nascondere materiali scadenti o altre insidie. Attenzione ai dentisti che si fanno pagare anche solo per il preventivo.
A questi otto punti vanno ovviamente aggiunti quegli elementi che immediatamente il paziente nota, anche senza i consigli di un dentista: lo studio dovrebbe essere facile da raggiungere, gli orari vanno rispettati, i costi devono essere adeguati alla qualità del lavoro.
Riassumendo, per riconoscere uno studio dentistico di qualità e non avete le competenze per valutarlo dal punto di vista tecnico:
- fate domande e ricercate chiarezza e disponibilità nelle risposte. Chi si impegna per la qualità non ha nessun problema ad essere trasparente
- non vi fate scrupoli nel chiedere il certificato d’iscrizione all’ordine o di vedere come avviene la sterilizzazione. Il dentista non le considererà richieste inopportune, è un vostro diritto
- ricordatevi che attorno ai denti c’è un essere umano. Verificate che il dentista si prenda cura della vostra salute in senso globale
- non si è solo pazienti, ma PERSONE. Oltre a gestire la terapia, lo studio dentistico deve prendersi cura del vostro confort, mettervi in condizione di capire quello che sta succedendo e di fare scelte consapevoli, indicare chiaramente i costi e assistervi nei pagamenti.
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